IL CONTANTE , IL GRANDE GAMBERO ITALIANO, OVVERO SE VADO AL POTERE FACCIO QUELLO CHE VOGLIO.

Dal 1 luglio 2020  limitata la circolazione del contante.

Nell’ultimo decennio, in Italia, abbiamo assistito ai più disparati eventi di carattere economico,  da Mario Monti che ebbe la lungimiranza di limitare l’afflusso di contanti (a suo dire avremmo sconfitto l’evasione fiscale e avremmo rilanciato l’economia, ma, ironia della sorte, la grande depressione  economica è iniziata proprio da quel momento, coincidenza?) fino a Giuseppe Conte che, in un momento di crisi aberrante, sembra aver riportato l’asseto  economico a quello dei tempi di Monti. Nel periodo temporale intercorso tra la presidenza di Monti e quella odierna di Conte, c’è stato chi ha messo, chi ha tolto, senza curarsi veramente  delle esigenze del cittadino.

Ma adesso veniamo ai fatti. Con l’ultima legge di bilancio, quella che doveva rilanciare la produzione grazie ad un’economia green, si è stabilito che per noi italiani l’optimum sia quello di usare quanto meno moneta possibile, forse anche come contromisura al Covid-19. Perciò, dal 1 luglio 2020, sarà possibile effettuare transazioni per contanti con un limite massimo di €1.999,99 e un abbassamento previsto della soglia a €999,99 dal 1 gennaio 2021 (limite imposto da Monti nel lontano 2011). 

In conclusione, in un attimo siamo tornati indietro di un decennio. Parlavano di new economy, di portarci fuori dalla crisi mondiale ma hanno saputo mettere in piedi solo divieti e ristrettezze, quando poi la storia insegna a tutti noi che né pene né torture fisiche o psicologiche possono essere un sano deterrente per sconfiggere l’evasione fiscale.

Non siamo noi gli evasori fiscali. Sono loro gli oppressori fiscali!